Arresti e vittime: in Myanmar le cose vanno sempre peggio
In Myanmar la situazione sui diritti umani va sempre peggio. Le proteste contro la giunta militare, responsabile di un colpo di Stato, vanno avanti. E la risposta del regime è sempre più violenta: la repressione ha portato, solo nelle ultime
Thailandia: le proteste contro re e governo
Una nuova Costituzione per dare spinta alla democrazia in Thailandia. E contestare il ruolo del re, sfidando il tabù del reato di lesa Maestà nel Paese. La richiesta dei manifestanti va verso un rafforzamento di quei diritti attualmente negati. Perché
Virginia, un passo avanti sui diritti umani: stop alla pena di morte
Nel mondo c’è un po’ meno pena di morte. O meglio, a breve sarà così negli Usa. Lo Stato della Virginia ha infatti annunciato l'abolizione dell'esecuzione capitale. Un passo in avanti fondamentale per il rispetto dei diritti umani, nel solco
Nel Tigray bambini sfollati e niente assistenza per donne in gravidanza
Una donna di 22 anni costretta a fuggire dalla guerra nel Tigray, in Etiopia, con il figlio di appena un mese al seguito. Ha dovuto camminare per due giorni prima di trovare un passaggio ad Axum, dove ha trovato una
“In Libia lo schiavismo è norma, Italia ed Europa corresponsabili”
La Libia è la terra dello schiavismo degli anni Duemila. E l’Italia e l’Occidente sono ancora corresponsabili. Con prospettive non proprio rosee. Sarita Fratini, scrittrice attivista, ha pubblicato il romanzo Solidarancia (People) per raccontare il rapporti tra Italia e Libia.
Myanmar: dal colpo di Stato alle proteste, cosa succede
Il colpo di Stato ha provocato una sollevazione popolare in Myanmar, l’ex Birmania. Con la risposta repressiva dell’esercito tornato al potere. Tanto che le Nazioni Unite hanno espresso “preoccupazione” sull’operato della giunta militare. "Chiedo alle forze di sicurezza di rispettare i
Zaki: un anno di ingiusta detenzione
Un anno esatto di detenzione. Per ragioni non meglio precisate, o forse ben chiare: un’azione di repressione da parte del governo egiziano verso chiunque si impegni per la libertà. Patrick Zaki è infatti ancora in carcere, da quel 7 febbraio
Migranti: l’accusa dell’ONU all’Italia
Il Comitato per i diritti umani dell'ONU ha accusato formalmente l'Italia di non essere riuscita a proteggere il diritto alla vita di più di 200 migranti che erano a bordo di un'imbarcazione affondata nel Mediterraneo nel 2013. L'accusa arriva al
Afghanistan: 300 mila bambini rischiano di morire al gelo, “Coperti con strati di plastica”
L’incubo inverno piomba sugli sfollati della guerra in Afghanistan. Il dramma colpisce i bambini, già vittime delle bombe (come racconta questo articolo): più di 300mila minori si trovano senza abbigliamento invernale e riscaldamento adeguati all’arrivo del freddo. E c'è il
In fuga dall’Etiopia per guerra e carestia
Dopo l’elezione del primo ministro Abiy Ahmed nel 2018, premio Nobel per la pace nel 2019, l’Etiopia sembrava aver finalmente virato verso un futuro all’insegna del rispetto dei diritti umani e della pace. Purtroppo però, quasi subito è stato chiaro
Liberi i pescatori di Mazara del Vallo. Lo schiaffo di Haftar
Tutti felici per la liberazione dei pescatori, sequestrati in Libia dalle milizie di Khalifa Haftar. Eppure la detenzione rappresenta una macchia sulla diplomazia italiana: dall’1 settembre fino al 17 dicembre, l’Italia è stata sotto scacco. Ben 18 italiani sono stati
Regeni e Zaki: la vergogna d’Egitto, con l’Italia assente e la Francia cinica
Diritti umani calpestati, con l’Europa che gira lo sguardo da un’altra parte. E anzi, come nel caso della Francia, plaude con tanto di riconoscimenti al presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. Un leader alla guida di un Paese che continua a