
Repubblica Centrafricana: il programma FAO per l’agricoltura
Circa il 70% della popolazione della Repubblica Centrafricana è costituito da giovani sotto i 35 anni, che devono sopravvivere ogni giorno in un paese in cui la situazione è decisamente instabile. Mancanza di posti di lavoro e di opportunità, danni causati da anni di guerra civile, insicurezza alimentare, povertà: la situazione nel paese è drammatica. Per cercare di migliorare le condizioni di vita di questa popolazione la FAO in collaborazione con l’ILO ha lanciato anche in Repubblica Centrafricana un progetto attivo dal nome Junior Farmer Field and Life Schools, già attivo dal 2003 in diversi paesi del mondo.
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La situazione della Repubblica Centrafricana
A partire dal 2013, quando il gruppo armato Seleka e i loro oppositori gli Anti-Seleka hanno iniziato a combattere in una guerra civile, il paese è sprofondato nell’insicurezza e nella mancanza di stabilità. La guerra ha visto una pausa nel 2019, quando un governo eletto ha sancito la pace tra le due parti. Purtroppo però, la guerra civile, sebbene con modalità diverse, è ricominciata, vedendo gruppi di cristiani e musulmani combattere contro l’attuale governo. Oltre un milione di abitanti della Repubblica Centrafricana ha dovuto lasciare la propria abitazione a partire dall’inizio del conflitto. Il prezzo dei generi alimentari di base è schizzato alle stelle e i gruppi armati stanno bloccando l’accesso ai generi di prima necessità provenienti dagli aiuti umanitari alla popolazione in difficoltà. In un paese che si basa sostanzialmente sul settore primario (75% della popolazione dipende dal lavoro in agricoltura) è stato lanciato un progetto della FAO per permettere ai giovani di migliorare la loro condizione, e allo stesso tempo di ripristinare quelle colture che sono state distrutte dalla guerra, in un paese dove il tasso di povertà tocca il 60% della popolazione. Il programma Junior Farmer Field and Life Schools (JFFLS) sta aiutando attivamente i giovani che vivono in questo paese a costruirsi un futuro.
Il programma Junior Farmer Field and Life Schools in Repubblica Centrafricana
Il programma della FAO Junior Farmer Field and Life Schools ha aiutato oltre 35 mila giovani in 20 stati tra Africa, Asia e Medioriente a ottenere competenze teoriche e pratiche sull’agricoltura e imparare così a coltivare la terra e venderne i prodotti con progetti di micro imprenditorialità. Il progetto cerca di andare incontro agli obiettvi 1, 8 e 10 dell’Agenda 2030. In contesti di crisi prolungate come quelle della Repubblica Centrafricana, i beneficiari del programma JFFLS sono giovani di età compresa tra 12 e 24 anni o più, a cui il progetto fornisce competenze agricole pratiche e commerciali, rendendoli membri produttivi delle loro comunità. I corsi si svolgono tutto l’anno per seguire il ciclo colturale completo, fornendo così agli studenti conoscenze sia teoriche che pratiche. La FAO ha raccolto la testimonianza di Emmanuel, un giovane di 29 anni della Repubblica Centrafricana che ha partecipato al progetto. Egli afferma: “La formazione mi ha permesso di affinare la mia conoscenza dell’orticoltura e della zootecnia, ora non solo limito le perdite di produzione alimentare, ma massimizzo anche i profitti”. Emmanuel fa parte di un gruppo di giovani imprenditori agricoli, “E MAÏ”, che significa “Sviluppiamo” in lingua Sango. Grazie al progetto attivo nella zona, questo gruppo è riuscito a ottenere sia gli strumenti, prima mancanti, che le competenze utili per coltivare. E MAÏ ora coltiva amaranto, cavoli, pomodori, spinaci e altre verdure che possono vendere alla comunità locale. I componenti del gruppo condividono tra loro i profitti e ne reinvestono una parte nelle attività del gruppo. Emmanuel è stato recentemente eletto presidente dagli altri membri del gruppo e ora insegna ciò che ha imparato agli altri nella comunità.
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