
Rapporto Bes 2021: Covid 19 e non solo
Rapporto Bes 2021. E’ uscito in questi giorni il rapporto dell’Istat chiamato appunto Benessere equo e sostenibile in Italia, una chiarissima fotografia che da dieci anni rileva lo stato del benessere dei cittadini italiani. Un registro delle tendenze, dei uovi bisogni, delle vecchie e nuove diseguaglianze. Un rapporto che naturalmente nell’edizione appena pubblicata e che si riferisce al 2020 tiene conto tanto della pandemia da Covid-19 quanto di alcune delle linee guida fondamentali della #NextGenerationEu.
Come sempre sono stati arricchiti di nuovi dati ed indicatori i temi che più di altri hanno impatto sul benessere dei cittadini e che in questo momento sono la salute e i servizi sanitari, le risorse digitali, il cambiamento climatico e il capitale umano, quest’ultimo sia in termini di formazione che di potenziale produttivo. “A dieci anni dall’avvio del progetto, gli indicatori proposti mostrano chiaramente come i cambiamenti nel profilo del benessere in Italia siano stati molti: tanto nella direzione del progresso, quanto nella persistenza di aree di criticità, anche profonde” c’è scritto nella presentazione del BES 2021che a firma del presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, fa una breve sintesi delle 240 pagine dello stesso.

Rapporto Bes 2021: Italia in difficoltà ma con molte speranze
Le criticità
Dice, anzi si legge nel rapporto:”Per effetto dei tagli continui lungo tutto il decennio, il nostro sistema sanitario è arrivato a disporre di meno posti letto, di medici di età mediamente più elevata, per il blocco del turnover, con l’effetto complessivo di una maggiore disuguaglianza nell’accesso alle cure.
I bambini iscritti al nido e i giovani che si laureano sono ancora troppo pochi, e il divario con l’Europa sull’istruzione continua ad allargarsi. La distanza dagli altri partner europei non diminuisce nemmeno per gli investimenti in ricerca e sviluppo, che restano troppo bassi, né, malgrado i progressi, per l’incidenza di lavoratori della conoscenza.
Nel contempo si è accresciuto il numero di ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in programmi di formazione professionale. La qualità del lavoro in Italia resta critica, e l’incidenza della povertà assoluta, che per sette anni si era mantenuta su livelli doppi rispetto ai valori del 2009, solo nel 2019 mostra, per la prima volta, una leggera flessione, per poi aumentare nuovamente nel 2020.
Quanto alla digitalizzazione, l’uso di internet è cresciuto, ma permane lo svantaggio del Mezzogiorno, delle donne e dei più anziani. Gli investimenti per la tutela e la valorizzazione di beni e attività culturali, già storicamente inadeguati, sono in diminuzione.

Rapporto Bes 2021: Italia in difficoltà ma con molte speranze – @.piqsels.com
Sul fronte dell’ambiente, molti sono i segnali di allarme: crescono infatti le criticità sulle risorse idriche, resta allarmante la qualità dell’aria, avanza il consumo di suolo e l’abusivismo edilizio torna a livelli preoccupanti nel Mezzogiorno.
La pandemia ha rappresentato una frenata, o addirittura un arretramento, in più di un settore. Gli indicatori del Bes hanno registrato impatti particolarmente violenti su alcuni progressi raggiunti in dieci anni sul fronte della salute, annullati in un solo anno. L’emergenza sanitaria ha avuto conseguenze pesanti su un mercato del lavoro già poco dinamico e segmentato e ha imposto una battuta di arresto nella partecipazione culturale. In questo contesto, aumentano comprensibilmente i timori dei cittadini per la propria situazione futura e resta bassa la quota di persone molto soddisfatte per la vita.

Rapporto Bes 2021: Italia in difficoltà ma con molte speranze – @.piqsels.com
Le cose buone
Dopo anni di declino, l’interesse dei cittadini per i temi civici e politici ha mostrato segnali di ripresa e la loro sensibilità per i cambiamenti climatici continua ad aumentare. La presenza delle donne nei luoghi decisionali ha fatto passi in avanti, sebbene lentamente. La criminalità è andata progressivamente riducendosi. Alcuni indicatori ambientali, come quelli che monitorano la gestione dei rifiuti, hanno mostrato un andamento favorevole.
Le conclusioni
Il Rapporto presenta, quindi, un quadro complesso ricco e al tempo stesso contraddittorio. Mostra un Paese in grandi difficoltà, che tuttavia mantiene in vita riserve di speranza. L’impegno delle istituzioni e le risorse straordinarie rese disponibili dal programma #NextGenerationEU rappresentano una occasione senza precedenti per intervenire in modo sostanziale, e non puramente emergenziale, per la guarigione e la ripresa. In tal senso, il Bes si propone di offrire, oggi più che mai, uno strumento mirato, sensibile e affidabile, per accompagnare e indirizzare le decisioni e per la valutazione dei risultati delle politiche che ne deriveranno.