
L’opinione di Antonio Lubrano sui piccoli borghi
I piccoli Comuni italiani, quelli che hanno meno di mille abitanti e che quasi sempre sono ignorati dalle cartine geografiche, stanno per diventare protagonisti di una vera rivoluzione verde. Sono centri abitati che hanno nomi talora buffi talaltra improbabili: si chiamano, giusto per fare qualche esempio, Maccastorna (Lodi), Carcoforo (Vercelli), Rondanina (Genova), Collegiove (Rieti), Rocca dei Giorgi (Pavia) o Biello (Bergamo) e sono per l’esattezza 1940.

Collegiove (Rieti)
I contributi per la rivoluzione
Ebbene a queste comunità un recente decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico, assegna un contributo di 19 milioni di euro a fondo perduto se daranno vita e concretezza a “interventi di efficientamento energetico”. Sfruttando cioè al meglio le fonti naturali, vale a dire il Sole, l’acqua, il vento, il mare, fonti che si rinnovano da sole. In fondo, a pensarci bene, almeno in un caso , è come tornare indietro di mille o tremila anni quando in Persia come in Cina o in Sicilia si ricavava il sale dal mare con i mulini a vento. A Trapani del resto, tuttora esistono le turbine a vento a sei pale, proprio per macinare il sale. I contributi saranno validi solo se “ciascun Comune beneficiario avvierà i lavori entro il 15 novembre 2020, pena la decadenza del contributo“.

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La situazione attuale e le prospettive
Per la verità in Italia non siamo all’anno zero della green energy. Basta ricordare che esistono già lungo tutta la penisola 5600 impianti eolici. E poi le centrali geotermiche che sfruttano il calore del sottosuolo, le centrali idroelettriche e, appunto, gli impianti eolici. Ma il coinvolgimento dei piccoli centri fa pensare a un gigantesco esperimento di produzione di energia alternativa. Il che potrebbe almeno condurre al contenimento dei costi. Con evidente vantaggio per il bilancio nazionale.
L’efficientamento energetico nei piccoli Comuni può aprire, a pensarci bene, nuovi orizzonti – se così si può dire – ambientali. Un solo esempio ce ne fa intravvedere uno, quello edilizio: le case come gli edifici pubblici saranno costruiti e attrezzati proprio per utilizzare le energie rinnovabili come quella solare, eolica, marina, geotermica, idroelettrica. Questa legge ed i progetti relativi sono tutti contenuti nell’obiettivo 7 dell’Agenda Onu 2030: “Produrre energia pulita e sostenibile“. In un domani forse non molto lontano la bolletta del gas, per esempio, non avrà più senso almeno in questa Italia cosiddetta minore..