Fred e Donald Trump
Il padre dell’attuale Presidente USA, morto nel 1999, è tornato agli onori della cronaca in questi ultimi giorni in seguito a un’inchiesta del New York Times, secondo la quale “l’ex umile carpentiere” diventato un potente costruttore, attraverso alcuni magheggi fiscali
Charles Aznavour, non solo un grande artista
Il grande divo francese, morto ieri a 94 anni, non era “solo” un artista amato e celebrato in tutto il mondo. Chahnourth Varinag Aznavourian, in arte Charles Aznavour, è stato un uomo d’azione in campo umanitario. Oggi in molti ne
Il PD si “ritrova” in piazza
Il PD può tirare un sospiro di sollievo. Le 70mila persone che hanno riempito Piazza del Popolo a Roma certificano che esiste una comunità non rassegnata. Non era affatto scontato. Se già prima dell’inizio della manifestazione era evidente che il
Tria china la testa
Sì al deficit al 2,4% del pil. Tria china la testa e si tiene stretto il ministero. Il fronte dei sovranisti si allarga di fatto al Ministro tecnico che doveva garantire al mondo l’affidabilità dell’Italia. L’Europa e soprattutto i mercati
Tutti gli uomini del Presidente
Dopo l’ultra-berlusconiana Casellati alla Presidenza del Senato, il sovranista produttore di fake news Foa è il nuovo Presidente della Rai. Silvio Berlusconi, dopo aver dato il suo benestare alla nascita del governo Lega-M5S, diventandone di fatto il padrino, ora accetta
La fiera dell’insipienza
Corsa contro il tempo per il decreto per Genova. Arrivato privo di coperture e sovraccarico di misure ai limiti della legittimità, dovrebbe ottenere le bollinature della ragioneria dello Stato in nottata. Almeno questo è quello che garantisce Di Maio. Ma come?
I dubbi del Quirinale
Il decreto sicurezza è in queste ore al vaglio del Quirinale. Fra i tanti aspetti controversi di metodo e di merito, tre in particolare sembrano i nodi principali, sui quali al momento resta sostanzialmente inalterata la distanza tra Palazzo Chigi
Fake news senza scuse
Nella battaglia della società civile alle fake news dei giornali, è passata in sordina- forse perché siamo oltre i confini nazionali- quella contro lo spagnolo “El Pais”, che peraltro ha riconosciuto pubblicamente di aver sbagliato. Il quotidiano ha pubblicato una