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Altro che Reversibilità: crollano le certezze e non ti spetta più nulla | La Cassazione ha deciso drasticamente

Altro che reversibilità, crollano tutte le certezze: la Cassazione ha completamente ribaltato tutte le decisioni 

Non è affatto un mistero che, specialmente negli ultimi anni, per quanto riguarda l’economia il fattore delle “pensioni” sia considerato come uno degli argomenti più caldi di sempre.

Tra l’altro un fattore che interessa a moltissimi italiani in attesa di importanti aggiornamenti. Anche perché sono molti i dubbi da sciogliere e domande che non hanno risposta in merito.

Tra gli argomenti principali spunta quello dell’assegno pensionistico. Di che cosa si tratta? Viene principalmente concesso a tutti coloro che raggiungono dei determinati requisiti di anzianità contributiva e di età. Allo stesso tempo esistono diverse tipologie di pensione come quelle relative all’assegno

sociale o pensione sociale.

Da precisare che non tutti gli assegni pensionistici sono uguali nell’importo. Gli stessi, infatti, vengono determinati a seconda di quelli che sono stati contributi versati durante l’età lavorativa. Tra gli argomenti molto gettonati spunta anche quello relativo alla reversibilità.

Tutto quello che serve sapere

Cosa vuol dire reversibilità e, soprattutto, a cosa ci riferiamo a quando lo si nomina? Nella maggior parte dei casi ci focalizziamo, soprattutto, a quell’importo percentuale calcolato sull’assegno pensionistico di una persona che viene a mancare. Una percentuale che, appunto, viene concessa al coniuge ancora in vita (nella maggior parte dei casi ai figli della persona).

Per la reversibilità concessa ai figli, invece, spetta solamente nel caso in cui gli stessi siano disabili, minorenni o maggiorenni non coniugati. La reversibilità al coniuge, invece, non può essere ricevuta nel caso in cui la pensione non ne prevede la presenza. Gli assegni sociali, invece, non danno spazio ad alcun tipo di reversibilità.

Altro che reversibilità
La cassazione ha ribaltato tutto – Impakter.it (Pixabay Foto)

Reversibilità: interviene la Corte della Cassazione

A fare il punto della situazione su questo argomento ci ha pensato direttamente la Corte della Cassazione. La stessa che, attraverso l’ordinanza numero 14.827 del 22 maggio di quest’anno, ha confermato che il soggetto che vive a carico di una famiglia (titolare di reversibilità), nel momento della morte non ha diritto a vedersi erogare il trattamento stesso.

Si trattava di un episodio che si è verificato realmente in cui la Corte della Cassazione ha deciso di respingere, senza ombra di dubbio, il ricorso presentato da un soggetto.

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